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Attività fisica, funzionalità fisica e rischio di invalidità nei pazienti anziani con mobilità limitata: risultati dallo studio randomizzato "LIFE"

06.10.2017
Sigot

Recentemente PLOS ONE ha pubblicato i risultati di un ampio studio condotto negli USA tra la popolazione anziana che ha registrato notevoli miglioramenti, a livello di motricità...

Recentemente PLOS ONE ha pubblicato i risultati di un ampio studio condotto negli USA tra la popolazione anziana che ha registrato notevoli miglioramenti, a livello di motricità, nelle persone che praticavano un’attività fisica moderata per meno di un’ora al giorno. Con buoni risultati anche per le la prevenzione delle fratture legate all’età. I ricercatori hanno studiato 1.635 uomini e donne, iscritti all’Interventions Lifestyle e all’Independence for Elders (Life) Study nel 2010 e 2011, di età compresa tra i 70 e gli 89 anni. All’inizio dell’osservazione i partecipanti erano inattivi, con meno di 20 minuti di attività fisica regolare a settimana. Metà del campione è stato assegnato in modo casuale ad un programma di formazione a piedi basato sulla forza, sulla flessibilità e sull’equilibrio. Gli altri partecipanti sono stati assegnati a laboratori sanitari due volte al mese. Dopo circa 2 anni e mezzo i ricercatori hanno valutato i partecipanti rispetto allo sviluppo di gravi disabilità motorie, che venivano definite come la perdita della capacità di percorrere 400 metri in 15 minuti senza sedersi, senza un sostegno e senza l’assistenza di un’altra persona. I miglioramenti sono stati osservati in tutti gli over70 (70-90 anni) che hanno aggiunto l'attività fisica alla loro routine settimanale di esercizio fisico in circa due anni, ed in quelli che si sono dedicati di più al movimento hanno fatto registrare i maggiori cambiamenti. E' stato confermato che l’esercizio previene o migliora alcune condizioni come le fratture di femore, le malattie cardiache e il diabete che spesso sono alla base della disabilità motoria.