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Multimorbidità in età adulta e demenza: una storia già scritta?

18.02.2022
Sigot

La presenza di multimorbidità in età adulta e avanzata costituisce un predittore per lo sviluppo di demenza?

Uno studio pubblicato a Febbraio 2022 su BMJ ha analizzato i dati relativi ad una coorte di oltre 10.000 pazienti di età compresa tra i 35 e i 55 anni all’epoca dell’inclusione nello studio Whitehall II (anni 1985-1988), verificando l’incidenza di demenza negli anni compresi tra il 1985 e il 2019. Sono quindi state analizzate le comorbidità (definendo la multimorbidità come presenza di due o più patologie croniche), suddividendo il campione in gruppi per età e successivamente per numero e severità delle condizioni associate. Lo studio ha dimostrato una forte associazione tra la presenza di comorbidità in età adulta e il successivo sviluppo di demenza, con un trend in decremento all’aumentare dell’età; analogamente, la severità delle copatologie nei soggetti più giovani del campione presenta un’associazione forte con la demenza in età avanzata. Le copatologie più frequentemente associate a demenza sono risultate: malattie psichiatriche, morbo di Parkinson, insufficienza renale cronica, stroke, scompenso cardiaco e depressione. Questo studio aggiunge nuovi interessanti spunti riguardo la necessità di interventi di prevenzione precoce, in quanto individuare i soggetti multimorbidi a rischio di sviluppare demenza può rappresentare una strategia per ridurne l’impatto.

FONTE: Association between age at onset of multimorbidity and incidence of dementia: 30 year follow-up in Whitehall II prospective cohort study (bmj.com)