News

12 Maggio - International Nurse Day

12.05.2022
Sigot

Oggi, 12 maggio 2022, nella giornata internazionale dell’infermiere, si riafferma il patto di vicinanza ai cittadini

nel valore etico e deontologico, oltre che clinico, della professione, nel valore che l’infermieristica dà da sempre al concetto di prossimità.
Negli ultimi decenni il cambiamento demografico della popolazione ha avuto un forte impatto sui sistemi sanitari globali. L’invecchiamento della popolazione e l’aumento dell’aspettativa di vita ha portato con sé, inevitabilmente, un aumento delle patologie croniche e delle condizioni di non-autosufficienza.
E’ necessario un cambio di paradigma nell’assistenza e cambiare il paradigma vuol dire investire non soltanto su un maggior livello quantitativo di infermieri, ma un maggior livello qualificativo di disciplina infermieristica che guidi tutta la filiera assistenziale, disciplina che deve rimanere propria dell’infermiere e ben salda nell’evoluzione di un infermiere clinico altamente specializzato che definisca i percorsi assistenziali erogabili. Un infermiere che governi quindi tutta la “filiera assistenziale” a lui riconducibile per rendere attuabile e completo il processo di assistenza infermieristico pianificato.
Questo scenario richiede l’individuazione di nuove modalità di risposta ai bisogni assistenziali e i progressi nella prevenzione, nella diagnosi, nel trattamento e nel controllo delle numerose patologie croniche correlate hanno portato sì ad una maggiore sopravvivenza degli individui, ma anche ad una aumentata complessità assistenziale.
I bisogni clinico-assistenziali dei soggetti anziani fragili sono complessi. La risposta a tali bisogni deriva non solo dalla capacità di svolgere in modo efficace ed efficiente e con estrema competenza ogni singolo compito, ma non può prescindere dal saper integrare le risposte all'interno di una visione globale del problema di salute del soggetto fragile.
L’infermiere anche in ambito geriatrico ricopre un ruolo significativo in diversi ambiti dalla gestione della fragilità e della complessità dell’anziano, la presa in carico globale e olistica, il mantenimento o recupero dell'autosufficienza, l’educazione alla prevenzione, la promozione dell’autocura, l’istruzione e supporto alla rete familiare ed infine il mantenimento della continuità assistenziale. Si rende pertanto necessaria una multiprofessionalità reale dove conoscersi, fare coesione e lavorare per i cittadini, una maggiore presenza sul territorio con l’infermiere di famiglia e di comunità, un diverso modello di formazione universitaria, superando quello attuale che è giudicato “non più adeguato alle moderne esigenze e domanda di salute dei cittadini”.
E’ necessario dare evidenza concreta al valore aggiunto dell’infermiere.
Oggi è il 12 maggio, un 12 maggio nuovo che deve aprire una nuova era di vera crescita della professione infermieristica. Che ha, da sempre, un solo obiettivo: essere utile agli altri.