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Abusi sugli anziani, Confesercenti chiede una black list per le strutture a rischio

14.12.2018
Sigot

Regole, controlli e una 'black list' delle strutture per anziani in cui sono stati compiuti abusi.


Un fenomeno da tenere sotto stretta osservazione considerando che ogni 10 giorni viene chiusa una struttura a seguito di verifiche. "Chi gestisce bene non deve avere paura dei controlli. Mentre per chi compie atti violenti chiediamo inasprimenti delle pene e la possibilità che tutti possano sapere chi è stato a sbagliare". È la richiesta di Sergio Ferrari, presidente nazionale Fipac Confesercenti, che ha presentato a Roma il rapporto sugli abusi nelle residenze per anziani, realizzato in collaborazione con i Nas, dal titolo "Quelle case senza amore: truffe, violenze, abusi psico fisici nelle case di riposo per gli anziani". "La questione degli abusi nelle case di riposo - spiega Ferrari - è un tema sociale di grande rilevanza. Sappiamo che gli anziani ricoverati, a vario titolo e in strutture non solo del Servizio sanitario nazionale ma anche tante piccole realtà private, sono circa 400 mila: quanto la città di Bologna. E gli abusi sono all'ordine del giorno". Per Ferrari, in particolare, "sarebbe giusto che si conoscesse nome e cognome, oltre che la struttura, di chi è oggetto di provvedimento di tipo amministrativo grave o addirittura penale, perché le persone hanno il diritto di sapere. Quello delle case di riposo è un tema di grande rilevanza sociale, economica, per le famiglie e per le persone. Bisogna evitare di sottovalutare il problema come si fa con l'inquinamento: sappiamo che ci sarà una bomba demografica da qui a pochi anni, se ne parla tanto ma si fa poco. Ciò che serve, invece - ammonisce -è agire ora, perché il fenomeno già esiste".

Fonte: AdnKronos Salute