News

COVID: apre la prima CRA dedicata nel territorio bolognese

10.12.2020
Sigot

Una novità a Bologna in tema di gestione del paziente geriatrico con infezione da SARS-CoV-2.

Una novità a Bologna in tema di gestione del paziente geriatrico con infezione da SARS-CoV-2: a partire da lunedì 7 dicembre 2020 sarà allestita una CRA dedicata ai pazienti ultrasessantacinquenni, o con condizioni e patologie assimilabili all’anziano, affetti da COVID-19.

Le Case-Residenza per Anziani (CRA), terminologia adottata da alcuni anni per intendere le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) o Case protette, hanno la prerogativa di ospitare anziani non autosufficienti con necessità assistenziali elevate. La promozione della socializzazione, attraverso attività ricreative ed occupazionali, è un obiettivo precipuo di queste strutture, nelle quali è fornita assistenza medica, infermieristica e fisioterapica [1].

Le persone fragili ed in età avanzata sono state le più colpite dal COVID-19. Ciò non solo per diretta conseguenza dell’infezione e della malattia, ma in larga misura anche per la complessità della gestione delle cure e della care geriatrica in condizioni di isolamento. Le difficoltà in termini di mobilizzazione, supporto all’alimentazione e all’idratazione del paziente geriatrico con infezione da SARS-CoV-2 sono risultate evidenti sin dalle prime fasi della pandemia [2]. Allo stesso modo, i percorsi dedicati ai pazienti fragili in uscita dall’ospedale sono stati talora inibiti per le dovute necessità di contenimento epidemiologico.

Con 24 posti letto (e possibilità di incremento sino a 48), la CRA-Covid dell’Azienda USL di Bologna accoglierà ospiti asintomatici o paucisintomatici, su segnalazione dei servizi sanitari e sociali. La gestione medica, socioassistenziale e fisioterapica sarà di pertinenza della struttura, individuata dopo selezione pubblica (facente parte del gruppo Istituto case di riposo Sant’Anna e Santa Caterina), mentre l’AUSL fornirà il personale infermieristico e assicurerà le valutazioni specialistiche geriatriche e infettivologiche.

La CRA-Covid bolognese è tra le prime della Regione Emilia-Romagna, che ha già stanziato 32 milioni di euro in sostegno alle strutture per anziani e persone con disabilità. Questa misura, promossa dalla vicepresidente di Regione con delega al welfare Elly Schlein e dall’assessore alle politiche per la Salute Raffaele Donini, ha lo scopo di rilanciare le strutture residenziali, colpite dalla crisi della pandemia, favorendo l’innalzamento della qualità dei servizi, l’adeguamento tariffario (anche in termini di compenso agli operatori) e la protezione per degenti e professionisti coinvolti attraverso la fornitura necessaria di dispositivi di protezione individuale [3].


Riferimenti:

[1] https://salute.regione.emilia-romagna.it/ssr/strumenti-e-informazioni/autorizzazione-e-accreditamento/servizi-socio-sanitari-e-sociali/accreditamento-socio-sanitario-casa-residenza-per-anziani-non-autosufficienti-ex-rsa-casa-protetta
[2] Mazza, L., Pinto, D., & Calogero, P. (2020). How hospital geriatric care is changing during COVID-19 pandemic: drawbacks and possible solutions. Geriatric Care, 6(2).
[3] https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/attualita/dalla-regione-32-milioni-di-euro-per-sostenere-le-strutture-per-anziani-e-disabili-durante-lemergenza-covid