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Il coronavirus accorcia la vita degli anziani

23.04.2020
Sigot

«Dato che le persone che muoiono per Covid-19 sono prevalentemente anziane e hanno malattie croniche preesistenti, alcuni hanno ipotizzato che molte di queste persone sarebbero morte comunque presto e che quindi la loro aspettativa di vita potrebbe non essere stata ridotta di molto», è la premessa che fanno gli autori di uno studio scozzese (non ancora revisionato per la pubblicazione). Gli autori si sono posti come obiettivo quello di calcolare un valore standard dell’epidemiologia chiamato in inglese YLL, Years of Life Lost. È una misura utilizzata per spiegare gli anni di vita potenziale persa, il numero medio di anni che un individuo si sarebbe aspettato di vivere se non fosse morto per una determinata causa. YLL viene utilizzato per consentire un equo confronto dell’impatto sulla salute di diverse politiche sanitarie. Nel caso dei decessi Covid-19 gli studiosi hanno cercato di calcolare gli anni di vita persi, tenendo conto degli effetti della presenza di altre malattie croniche preesistenti nelle vittime. Hanno calcolato che sono almeno 5 gli anni di vita in meno pure se anziani e malati. La perdita di anni di vita ovviamente variava a seconda dell’età e delle malattie croniche preesistenti. Ad esempio, negli anziani di età superiore agli 80 anni, la perdita di anni di vita senza malattie croniche preesistenti era di 11 anni, fino a circa 2 anni negli 80enni con un gran numero di malattie. Per la maggior parte delle fasce d’età la perdita di anni di vita è rimasta al di sopra dei 5 anni. «Rispetto a questi parametri di riferimento, la mortalità per Covid-19 rappresenta un gravissimo danno per ogni tipo di individuo in qualsiasi condizione di salute ed età», concludono gli autori.

https://wellcomeopenresearch.org/articles/5-75

https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_aprile_24/covid-19-ha-portato-via-vittime-2-13-anni-vita-non-sarebbero-morti-subito-nemmeno-malati-f1dd0dca-8578-11ea-b71d-7609e1287c32.shtml?refresh_ce