39° Congresso Nazionale SIGOT a Modena
Modena dal 21 al 23 maggio 2025 presso il BPER Forum "Guido Monzani"
A cura della Dottoressa Benedetta Soli.
L’impatto della pandemia da SARS-CoV-2 è evidente e pervasivo di tutti gli aspetti della vita quotidiana, tra cui si elencano le conseguenze di ordine sanitario, sociale e demografico. I soggetti di età superiore a 65 anni costituiscono la fascia di popolazione ha presentato il maggior numero di vittime per COVID e ha richiesto il maggior ricorso a cure sanitarie ospedaliere (1). Parallelamente, le misure di isolamento e distanziamento sociale hanno esasperato la problematica della solitudine, già gravemente radicata tra gli anziani (2). L’impatto della solitudine sulla salute è stato approfondito da numerosi studi, da cui è emerso come la solitudine predisponga allo sviluppo di diverse patologie tra cui depressione, ansia, deterioramento cognitivo, ma anche comportamenti a rischio come l’abuso etilico e di sostanze e il fumo di sigaretta. La qualità della vita nei soggetti soli risulta severamente compromessa (3). Inoltre, la solitudine riduce il ricorso all’assistenza sanitaria. La comunità scientifica ritiene quindi che la solitudine rappresenti una vera e propria “emergenza nell’emergenza”, tanto da richiedere forti interventi in termini di salute pubblica per ridurne le conseguenze (4). L’epidemiologia del problema è stata indagata a livello globale da Surkalim e colleghi (5), analizzando i dati relativi a 113 nazioni e a tutti i gruppi di età; nonostante le dimensioni enormi del problema, vi è sicuramente un effetto di sottostima dovuto alla mancanza di una corretta identificazione dei soggetti affetti. In ambiente geriatrico, infine, molti studi si sono concentrati sugli effetti prodotti dall’isolamento sui pazienti anziani (6), tra cui incremento della fragilità, malnutrizione, decondizionamento fisico, peggioramento delle performance cognitive, insonnia, cadute, rischio suicidiario (7,8,9). In conclusione, la solitudine rappresenta un determinante di salute in termini negativi, pertanto ogni possibile strategia deve essere messa in campo per prevenirne gli effetti catastrofici. Risulta, pertanto, necessaria un’adeguata strategia di identificazione dei soggetti a rischio e una politica di inclusione perché nessun anziano sia lasciato solo.
Bibliografia in breve: