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8 Novembre 2024 - Hotel Bel Sito, Avellino
Uno studio olandese, condotto in doppio cieco, ha testato l’efficacia della bright light nella terapia della depressione maggiore legata al Parkinson. I punteggi ottenuti, misurati sull’Hamilton Depression Rating Scale, sono diminuiti anche tra coloro che sono stati esposti a una sorgente di luce meno intensa. Il team di ricerca ha fatto due scoperte molto interessanti – aggiunge Claire Henchcliffe, professore associato di neuroscienze presso il Weill Cornell Medical College di New York City – È stata osservata una decisa riduzione della depressione a prescindere dall’utilizzo di una luce intensa o soffusa. Quindi, sebbene i ricercatori non abbiamo potuto provare che la terapia con bright light sia il trattamento giusto, qualcosa nello studio ha aiutato i pazienti. Una possibilità, anche se altamente speculativa, è che oltre a un possibile effetto placebo, un ruolo potrebbe essere stato rivestito dall’imposizione di un ciclo regolare sonno-veglia per seguire la terapia della luce. La seconda scoperta è aver registrato un miglioramento del sonno sia nel gruppo trattato con bright light, sia in quello con luce meno intensa e i pazienti hanno segnalato che la loro qualità del sonno soggettiva era migliorata con il trattamento con luce intensa con entrambi i trattamenti.
FONTE: https://n.neurology.org/content/92/11/e1145