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Presentata in Veneto la prima "Mappa delle Demenze"

23.05.2019
Sigot

È stata presentata in data 22 maggio la prima mappa delle demenze, operativa da oggi e già utilizzabile da tutti. La presentazione è avvenuta nella sala convegni dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre gremita da 450 persone, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore regionale alla Sanità Manuela Lanzarin, dei dg dell’Azienda Zero, Patrizia Simionato, e dell’Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben, della dottoressa Cristina Basso, dell’Unità Operativa Complessa Servizio Epidemiologico Regionale e Registri di Azienda Zero, della presidente del Gruppo di Lavoro Europeo per le Demenze Helen Rochford-Brennan, scienziata malata di Alzheimer il cui intervento è stato particolarmente toccante e applaudito. Il sito, messo a punto dalla Regione Veneto, è una ‘mappa’ composta da un’ampia serie di sezioni che si propone di mettere in contatto, raccordare e condividere informazioni utili sulle demenze, sia per il cittadino che per i sanitari e i professionisti del sociale. Presente all'incontro di presentazione del sito Helen Rochford-Brennan, del Gruppo di Lavoro Europeo per le Demenze: “Abbiamo bisogno di aiuto come state facendo in Veneto, non di recinti”.

Questa 'Mappa delle Demenze' nasce per mettere in contatto, raccordare e condividere informazioni utili, sia per il cittadino che per i sanitari e i professionisti del sociale, creando una condivisione immediata tra i diversi protagonisti del settore e guidando malati e famiglie nel difficile percorso per curare al meglio e accompagnare con tutti i mezzi chi soffre di queste patologie". È quanto si legge in una nota della Regione Veneto.

"Il sito è composto da un’ampia serie di sezioni - spiega la nota -, di facile riconoscibilità e accesso, dedicate a Medici di Medicina Generale, pazienti, famiglie e caregiver, Assistenti sociali, Infermieri, specialisti dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze, Medici Ospedalieri, Psicologi, Operatori Sociosanitari".

"È una svolta nella cultura rivolta alle demenze, un grande mondo dove trova applicazione il nostro ‘credo’ dell’integrazione tra sanitario e sociale – ha detto Lanzarin - con la quale affrontiamo patologie gravi, spesso devastanti, che richiedono l’attività di una vera e propria rete che si occupa dell’intero percorso assistenziale e terapeutico, dalla prima diagnosi alle cure palliative, e mette assieme i sanitari, gli operatori sociali, i malati e le famiglie, che nella Mappa trovano un mezzo di dialogo, di condivisione e di reperimento delle informazioni necessarie". Helen Rochford-Brennan si è detta “entusiasta dell’approccio inclusivo dato dal Veneto alle demenze: l’approccio giusto, che dovrebbe essere universale in tutto il mondo, mentre ancora assistiamo, in alcuni casi, a una sorta di ghettizzazione del malato, come in Svezia, dove è stato realizzato un ‘demenza village’ da dove la persona, una volta entrata, non esce più, avendo perso la casa, i rapporti sociali con l’esterno, il contatto con la realtà. Abbiamo bisogno di aiuto come state facendo in Veneto, non di recinti”.

"Nell’ottica di una presa in carico integrata, continuativa e multidisciplinare, centrata sui bisogni della persona - si legge ancora nella nota -, il nuovo PDTA del Veneto riconosce alle persone con demenza diritti, e quindi accesso a interventi integrati: dal diritto all'inclusione sociale al diritto alla vita indipendente, alla riabilitazione, al lavoro, all'assistenza domiciliare, e così via: tutti questi riconoscimenti sono stati introdotti dal Piano Globale di Azione approvato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2017 e per la prima volta sono stati integrati in un documento istituzionale che si allinea ai Piani demenza più all'avanguardia in ambito internazionale".

FONTE: http://demenze.regione.veneto.it