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Scoperta una nuova forma di demenza che può confondersi con la malattia d'Alzheimer

03.05.2019
Sigot

Esistono diversi tipi di demenze collegate all'invecchiamento, e il morbo di Alzheimer è quello su cui è stata fatta più ricerca. Ma non è il più comune. Uno studio pubblicato su Brain sostiene che fino ad un terzo dei presunti casi di Alzheimer potrebbe esser causato, in realtà, da una condizione ora individuata e descritta: l'encefalopatia TDP-43 correlata all'età prevalentemente limbica, o Late. All'origine vi è l'accumulo della proteina TDP-43 nel cervello, una condizione che, secondo studi effettuati post mortem, è presente in ben un anziano su 5 dopo gli 80 anni. Questo studio dimostra che questo porta ad alterazioni della memoria e delle abilità cognitive simili all'Alzheimer, ma che insorgono più lentamente. «Questa patologia è stata sempre presente, ma la riconosciamo ora per la prima volta», spiega l'autore principale, Pete Nelson, dell'Università del Kentucky. Ciò potrebbe spiegare i fallimenti di alcune terapie anti Alzheimer che prendevano di mira le proteine tau e amiloide: potrebbero esser state testate su persone che avevano questa condizione. «Questo - conclude Robert Howard dello University College London - ha importanti implicazioni per la scelta dei partecipanti nelle sperimentazioni future».

FONTE: https://academic.oup.com/brain/advance-article/doi/10.1093/brain/awz099/5481202